GALIBERTI A., PALMA DI CESNOLA A., FREGUGLIA M., PERRINI L., GIANNONI L., 2008 – Le industrie litiche dello strato 2 del riparo esterno di Paglicci nel saggio del 1971: lo studio tipologico, Bullettino di Paletnologia Italiana, 97, 1-56.
https://www.academia.edu/11240503
Riassunto
Si presentano i risultati dello studio tecnologico e tipologico dell’industria (solo dei ritoccati) dello strato 2 del Riparo esterno di Grotta Paglicci, rinvenuta nel saggio di scavo del 1971. I materiali dei vari tagli artiiciali sono stati riuniti in tre livelli (A, B e C).
La materia prima più usata è la selce in noduli, ma anche in ciottoli e blocchi con tracce di rotolamento. I supporti sono soprattutto schegge generiche e schegge “a scarpata” talora aperta, spesso con cortice sul dorso, corte, di forma molto variabile, dimensione media di 35-36 cm e spessore moderato. Esse provengono soprattutto da un débitage “clactoniano” e in parte da un débitage “Quinson”; quello levallois è praticamente assente.
Domina sempre il ritocco semplice seguito dal soprelevato e dal piatto, stabile nei tre livelli al 12%; sono presenti ritocchi a direzione speciale cosiddetti “Quinson”. Dal punto di vista della struttura i tre complessi sono dominati dai Raschiatoi, seguono i Denticolati e poi i Foliati sotto forma di raschiatoi, e gli altri gruppi, fra cui Bulini e Grattatoi più numerosi nel livello C. Il livello C sembra distinguersi da A e da B, fra loro simili. In base ai dati della lista Bordes i tre complessi vengono riferiti all’area dello Charenziano Quina, caratterizzato però da alcuni elementi arcaici provenienti da un substrato tayaziano antico, presente in alcune regioni meridionali. I tre complessi vengono messi a confronto con quelli del deposito dell’avangrotta, con i quali esiste una forte somiglianza, sicuramente a livello di A e di B; e con quelli dello strato 1, che potrebbero essere considerati un fase preparatoria del Musteriano. Viene poi posto il problema della cronologia dei vari livelli, che ino a questo momento si appoggia solo sui dati delle faune, secondo le quali anche lo strato 1 sarebbe pre-würmiano.