FREGUGLIA M., 2005 – Applicazione di un modello autoregressivo al processo evolutivo del passaggio dal Pre-musteriano al Musteriano nel Gargano, Askategi – Miscellanea in onore di Georges Laplace, Rivista di Scienze Preistoriche, Supplemento 1, 53-66.
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Pgina esempio: Introduzione
Un modello matematico è la rappresentazione formale di idee o conoscen-ze relative ad un fenomenc”. Una definizione efficace, con la quale E. Malin-vaud (MAL1NVAUD 1964) riesce a sintetizzare le peculiarità di un modello mate-matico. Si tratta di uno strumento formale, un’invenzione che permette di rea-lizzare conoscenza. Esso stabilisce una rappresentazione di un fenomeno, una rappresentazione non discorsiva a parole, ma mediante linguaggio matematico. Ciò accade traducendo in formule le idee essenziali relative al fenomeno. L’uti-lizzo dei modelli matematici ha avuto grandi successi soprattutto nelle scienze fisiche, nella meccanica, nell’astronomia ecc. In tempi più recenti, a partire da fine Ottocento e primo Novecento, per opera di uomini di scienza come Vito Volterra’, sono:itlatteiiapprati alla bi,otliopne,dscall’econnoranni:,,fiRioeifagsiungere ad essere e nell’archeologia, somprPaIttfiatttIolantvtarverso l’intermediazione di dati statistici, si può così tentare di introdurre modelli. In questo caso essi costituiscono, per lo più, un raffinamento dello strumento statistico elementare, del quale d’altronde viene fatto non di rado uso dagli storici e dagli archeologi. Uno dei momenti paradigmatici essenziali nell’utilizzo del modello è costi-tuito dalla sua cosiddetta verifica.